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Le newsletter funzionano ancora?

Quando internet era agli albori e iniziava a diffondersi tra le persone comuni, tutti amavano le e-mail. Eravamo così eccitati quando ricevevamo una notifica di una nuova mail ricevuta perché, beh, era nuovo ed eccitante. Oggi, chiunque riceve decine e decine di mail al giorno che spesso non vengono aperte, tale aspetto porta gli uffici marketing delle aziende e i creatori di contenuti a chiedersi: "L'email marketing è ancora una tattica efficace e appropriata?", "Vale la pena distribuire i miei contenuti tramite il canale delle e-mail?"


La risposta semplice e veloce è sì.



Dunque perchè così tante aziende continuano ad inviare decine e decine di e-mail ai clienti, ai lettori, ai prospect?


DIFFUSIONE


Prima di tutto perchè l'e-mail è in assoluto lo strumento più diffuso al mondo, nel 2018 ben 3.8 Miliardi di individui nel mondo utilizzavano la mail e il dato è in continua crescita +3% CAGR (tasso annuo medio) tra il 2018-23

EFFICACIA


Secondo McKinsey ancora oggi la newsletter rappresenta, per l'acquisizione di nuovi clienti, un mezzo di comunicazione più efficace se paragonato agli stessi social media:

Inoltre, il ROI delle newsletter è decisamente interessante, secondo mail chimp, le e-mail per la distribuzione dei contenuti ottengono un open-rate del 22,2% e un click rate del 4,62%.


Come distinguersi dalla folla: personalizzazione

Distinguersi è certamente diventato più difficile in un momento storico in cui il numero di e-mail inviate continua a crescere ad un ritmo più veloce rispetto al numero di utilizzatori di e-mail. Non c'è da meravigliarsi che la pertinenza dei contenuti rispetto all'audience dovrebbe essere una priorità. Alcune aziende approcciano al problema segmentando la base utenti e creando newsletter diverse per i vari segmenti, altri invece arrivano al concetto estremo di creare migliaia varianti di una newsletter per renderla quanto più personalizzata possibile.


Il sito di vendite flash Gilt Groupe invia più di 3.000 varianti della sua e-mail giornaliera, per esempio, ognuna delle quali è personalizzata in base alle reazioni dei propri utenti sia sul sito sia alle precedenti mail.


Il giornale di Brescia, invece, sfruttando i servizi di Socialbeat (www.socialbeat.io) crea una serie di newsletter tematiche, che sono generate in maniera automatizzata o mista giornalista e Artificial Intelligence e vengono inviate solo ad una parte della Customer base.



Naturalmente, costruire una vera personalizzazione è un processo di trasformazione che richiede capacità specifiche e infrastrutture di supporto. Spesso nelle aziende, editoriali e non, le informazioni sui clienti risiedono in diverse parti dell'organizzazione e devono essere aggregate per creare una visione unica del cliente. Seppure in alcuni casi questo processo possa sembrare lungo e faticoso, i miglioramenti in termini di tassi di apertura e click through sono notevoli ed in più è possibile incrementare la mole di newsletter create senza aumentare l'ammontare di lavoro umano.


Creare newsletter aziendali per ingaggiare gli stakeholder interni o i clienti B2B


Socialbeat permette attraverso la piattaforma di Content Monitoring di intercettare tutti i contenuti che parlano di un determinato argomento, settore, area geografica o che contengono una particolare keyword e di scorpire quanto questi contenuti sono stati virali, inoltre, attraverso la piattaforma è possibile generare, con pochi click, delle newsletter (con template e-mail personalizzato).





Grazie all'integrazione con Mail Chimp, Socialbeat può distribuire le newsletter sia agli stakeholder interni all'azienda sia al database di clienti esterni.


Inoltre, sempre grazie ai suoi motori di AI, è possibile chiedere al sistema di selezionare automaticamente le migliori notizie da inserire, costruire una newsletter con il template HTML corretto e inviarla in maniera automatica nella propria inbox, in quella dei nostri colleghi o in quella dei nostri clienti. E' così possibile creare decine di newsletter personalizzate, attraverso uno sforzo minimo.




Se l'azienda dispone di un proprio sito di contenuti, caso tipico per i giornali e per le aziende che prendono seriamente il content marketing, Socialbeat può importare i contenuti dal sito, tracciare dati comportamentali sui lettori e utilizzare quei dati per costruire automaticamente una newsletter, con i soli contenuti proprietari dell'azienda, da inviare ai lettori del sito.


Contatta socialbeat per provare il servizio di newsletter automatiche e personalizzate

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