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Socialbeat sul numero di Aprile di Technopolis




La piattaforma nata dall’idea di tre giovani italiani misura l’impatto e l’andamento di milioni di notizie pubblicate online ogni giorno, ma analizza anche immagini e video. A pochi mesi dall’esordio, ha già convinto un colosso come Amazon Web Services.

Tecnologia, editoria e mondo social: il tratto d’unione sono i dati. Esempio del potere degli analytics, di cui oggi tanto si discute, è uno strumento giovane e “made in Italy” come quello messo a punto da Socialbeat. Nata nel 2017 dall’idea di Marco Sangalli (già chief information officer di Sesaab, gruppo che controlla L’Eco di Bergamo), la startup può contare sulle competenze di Vitantonio Santoro e Mirko Vairo, due ragazzi campani laureati in management all’Università Bocconi di Milano e con all’attivo esperienze in campo consulenziale per realtà italiane e internazionali.

La piattaforma di Socialbeat passa al vaglio ogni giorno milioni di news pubblicate dalle testate online e ana- lizza il comportamento degli utenti sui social network, tracciando in forma anonima ogni singolo “like”, commento e condivisione. La somma di queste interazioni quantifica l’impatto social di ogni notizia, che viene presentato all’interno di una dashboard (accessibile via Web, sia da PC sia da smartphone) personalizzabile dall’utente in base a parole chiave e filtri. Algortimi di intelligenza artificiale, inoltre, studiano le tendenze per prevedere quali temi saranno in ascesa nelle ore successive all’analisi.


A chi serve Socialbeat? A chi lavora nell’editoria online, innanzitutto, e deve scegliere quali notizie prediligere ad altre sulla base degli interessi che riempiono l’hic et nunc del Web. “Dopo una fase di test conclusa con successo”, spiega Mirko Vairo, “stiamo espandendo la soluzione sul mercato e siamo alla ricerca di redazioni che vogliano utilizzare la piattaforma per accellerare il percorso di innovazione del proprio giornale”.


Il monitoraggio in tempo reale delle dinamiche social è però potenzialmente utile anche a uffici stampa, agenzie di comunicazione, aziende ed enti pubblici. Dopo nove mesi di attività, la startup annovera tra i propri clienti testate come L’Eco di Bergamo, Giornale di Brescia e VareseNews, ma ha anche fatto da spalla ad alcuni politici nella recente campagna elettorale.


L’estate scorsa, invece, ha fatto parlare di sé per aver saputo individuare (monitorando in tempo reale milioni di dati su partenze e arrivi) un cambiamento nelle rotte di alcune com- pagnie aree che creavano un danno alla popolazione residente nelle aree circostanti allo scalo bergamasco di Orio al Serio. Al recente “Aws Summit 2018” di Milano, è stata l’unica startup italiana invitata da Amazon a presentare la propria soluzione. “Stiamo ampliando sempre più il nostro focus”, spiega Sangalli , “nell’intelligenza tecnologica in grado di eseguire complesse attività su enormi quantità di dati in tempo reale. In particolare, durante l’Aws Summit abbiamo mostrato la capacità di Socialbeat nell’analisi di più di un milione di immagini e video in pochi millesimi di secondo, riuscendo a riconoscere gli oggetti nelle foto, il contesto, lo stato d’animo delle persone, il sesso, l’età, fino ad arrivare a identificare le singole persone. Oggi siamo alla ricerca di aziende che vogliano sviluppare casi d’uso innovativi nel proprio business di riferimento”.

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